Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, idee, immagini, impulsi o dubbi persistenti ed intrusivi che vengono vissuti dalla persona come inaccettabili, bizzarri, privi di senso e causano forte disagio e ansia. Le compulsioni sono degli impulsi a mettere in atto dei rituali comportamentali o mentali per ridurre l’ansia o la probabilità che si verifichi quanto associato all’ossessione.
Tra le ossessioni più comuni ci sono il pensiero di essere contaminati dai germi, il timore di essere responsabile di un danno fisico o di un incidente, impulsi violenti non desiderati, bisogno di ordine e simmetria, idee sessuali inaccettabili. Alcuni esempi di compulsioni possono essere lavarsi le mani molte volte al giorno, ritornare più volte indietro per controllare le maniglie e interruttori, ripetere una preghiera o una sequenza di numeri/lettere, pulire ripetutamente gli oggetti, rileggere o riscrivere quello che si ha scritto.
I pensieri intrusivi sono delle esperienze normali, ma quando la persona li interpreta come il segno di una minaccia per la quale è responsabile si trasformano in ossessioni. I rituali risultano “efficaci” nel breve termine perché tolgono momentaneamente l’angoscia, ma con il tempo si trasformano in pattern comportamentali che richiedono molto tempo ed energie, ed inoltre impediscono la naturale estinzione dell’ansia. L’esordio è nella maggior parte dei casi prima dei 30 anni, l’età media è attorno ai 22 anni e spesso ha inizio nella pubertà.
I disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo includono oltre al disturbo ossessivo-compulsivo: la tricotillomania, il disturbo da escoriazione, il dimorfismo corporeo ed il disturbo da accumulo.
La tricotillomania è caratterizzata da costanti comportamenti di strappo di capelli o peli e da ripetuti tentativi di ridurre o eliminare tali comportamenti. Le aree più colpite sono il cuoio capelluto, le sopracciglia, la barba e i baffi, ma anche gli arti ed il pube. I capelli e/o i peli possono essere strappati con intere manciate o singolarmente. Successivamente allo strappo, molte persone giocherellano con i capelli/peli che hanno tolto, passandoli tra le mani, ispezionando la radice, passandoli tra i denti fino ad arrivare ad una vera e propria ingestione del materiale strappato. Non tutte le persone che soffrono di tricotillomania attuano lo strappo consapevolmente, una larga parte lo fa finché è coinvolta in situazioni in cui provano disagio e noia.
Il disturbo da escoriazione compulsiva (chiamato anche dermatillomania) è caratterizzato invece dal continuo stuzzicamento della pelle causando lesioni cutanee e dal continuo tentativo di evitare tali condotte. Il comportamento di tormentarsi la pelle diventa una compulsione quando la persona non è capace di fermarsi.
Nel dimorfismo corporeo (o dismorfofobia) le persone passano molto tempo a pensare ai propri difetti reali o immaginari. Tendono a chiedere molte rassicurazioni a familiari ed amici, perché i pensieri negativi creano un forte disagio arrivando spesso a sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica. Poiché i pensieri e le preoccupazioni sono di tipo ossessivo, la chirurgia risulta inutile. Le persone tendono a nascondere la parte del corpo focus delle proprie preoccupazioni, a fare continui controlli allo specchio, ad evitare l’esposizione alla luce, a fare intenso esercizio fisico e a non uscire di casa a causa del forte disagio.
Le persone che soffrono di disturbo da accumulo (o disposofobia) conservano un vastissimo numero di oggetti assolutamente inutili e privi di significato economico ed affettivo, ritrovandosi, nel tempo, a vivere in uno spazio sempre più piccolo della propria abitazione. Oltre all’incapacità di gettare ciò che accumulano, queste persone acquistano un gran numero di oggetti , tra cui volantini o oggetti gettati da altri. L’accumulo causa un disagio significativo e la compromissione del funzionamento in ogni contesto di vita.
La terapia d’elezione per i disturbi delle spettro ossessivo-compulsivo è la terapia cognitivo-comportamentale basata sull’esposizione con prevenzione della risposta e sulla terapia cognitiva delle ossessioni. A volte potrebbe risultare necessario abbinare alla psicoterapia una terapia farmacologica.